APE SOCIALE

Cos è

L’Ape Sociale è una misura sperimentale prorogata anche per l’anno 2022. Si tratta di un’indennità erogata direttamente dall’INPS per 12 mensilità l’anno, per una durata non superiore al periodo intercorrente tra la data di accesso al beneficio e il compimento dell’età pensionabile di vecchiaia.


L’indennità è pari all’importo della rata mensile della pensione calcolata al momento dell’accesso alla prestazione; in ogni caso non può superare 1.500,00 € lordi mensili e non è soggetta a rivalutazione.


In caso di raggiungimento dei requisiti per la pensione anticipata ordinaria il beneficiario decade dal diritto all’indennità. Inoltre al compimento dell’età pensionabile, il beneficiario dell’Ape dovrà trasmettere la domanda di pensione di vecchiaia.


L’Ape sociale non è compatibile con i trattamenti di sostegno al reddito connessi allo stato di disoccupazione e con l’indennizzo per cessazione dell’attività commerciale.


L’indennità è compatibile con la percezione dei redditi da lavoro dipendente o parasubordinato nel limite di 8.174,00 € annui e dei redditi derivanti da attività di lavoro autonomo nel limite di 5.500,00 € annui (requisiti per l’anno 2022).


Per ulteriori informazioni e per presentare la domanda all’INPS, contatta la nostra sede più vicina.

Chi ne ha diritto

Disoccupati, caregiver, invalidi civili


L’Ape sociale può essere chiesta dai lavoratori del settore privato, del pubblico impiego e iscritti alla Gestione Separata che abbiano compiuto almeno 63 anni di età e possiedano almeno 30 anni di contribuzione e si trovino in una delle seguenti condizioni:


  • Abbiano fruito integralmente della disoccupazione intervenuta a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale.
  • Assistano da almeno 6 mesi il coniuge oppure un parente di primo grado, conviventi e con handicap grave. Tale beneficio è stato esteso anche in caso di assistenza ad un parente o un affine di secondo grado, convivente e con handicap grave, qualora i genitori o il coniuge della persona assistita abbiano compiuto i 70 anni di età o siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti.
  • Riconosciuti invalidi dalle commissioni mediche per il riconoscimento dell’invalidità civile in misura di almeno 74%.


Per accedere al beneficio è richiesta la cessazione dell’attività lavorativa e la non titolarità di trattamento pensionistico diretto.


Per le lavoratrici madri, il requisito contributivo dei 30 anni è ridotto di 1 anno in presenza di almeno 1 figlio e 2 di anni in presenza di almeno 2 figli.


Attività lavorative difficoltose e rischiose


L’indennità spetta anche ai lavoratori dipendenti che abbiano compiuto almeno 63 anni di età e possiedano almeno 36 anni di contribuzione e svolgano da almeno 6 anni negli ultimi 7 oppure 7 anni negli ultimi 10, in via continuativa, una delle seguenti attività lavorative particolarmente difficoltose e rischiose presenti nel file qui allegato.


Per le lavoratrici madri, il requisito contributivo dei 36 anni è ridotto di 1 anno in presenza di almeno 1 figlio e 2 di anni in presenza di almeno 2 figli.


In favore dei lavoratori dipendenti del settore dell’industria estrattiva e dell’edilizia il requisito contributivo richiesto è pari a 32 anni.


DOCUMENTI NECESSARI PER AVVIARE LA PRATICA



Attività lavorative difficoltose e rischiose



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